Il Rolex GMT-Master Le origini
Il GMT-Master venne sviluppato quando la compagnia aerea Pan Am, nella metà degli anni cinquanta, si rivolse a Rolex per
sviluppare un orologio in grado di indicare due fusi orari. Il nome venne registrato il 21 Aprile 1955. Il team di sviluppo era
guidato dal Capitano Fred Libby di Pan Am e Renè P. Jeanneret da parte di Rolex (ufficialmente responsabile delle Pubbliche
Relazioni). Il primo modello venne identificato come 6542, ed era una versione profondamente modificata di un movimento
Turnograph calibro 1030, con l'aggiunta della quarta lancetta per l'indicazione delle 24 ore. La lettura del secondo fuso orario
avviene tramite una apposita lancetta, con punta triangolare, che compie un giro completo in 24 ore. L'ora viene indicata
attraverso una ghiera graduata che riporta una scala di 24 ore. La rotazione della ghiera permette di posizionare la lancetta
delle 24 ore su un secondo fuso orario. Questo primo movimento "GMT" venne battezzato in un primo momento 1036, poi 1065
e 1066, e la produzione partì nel 1956. Tutti i movimenti usati nel GMT-Master hanno la certificazione ufficiale di cronometro,
come indicato sul quadrante. La prima versione non aveva le spallette di protezione per la corona, e l'esterno della ghiera era
di bakelite trasparente, in modo da lasciare vedere la scala delle 24 ore stampata sull'interno. La cassa aveva un diametro di "soli" 38mm. Il datario è posizionato ad ore 3 ed è bicolore (numeri rossi e neri, alternati).
A causa della sempre crescente flotta di aerei della Pan Am, quasi tutta la produzione iniziale di GMT-Master era destinata
all'azienda. Ciascun aereo aveva un pilota, un primo ufficiale ed un navigatore, a ciascuno dei quali veniva assegnato un
orologio. Si trattava di orologi di normale produzione, senza alcuna personalizzazione per l'azienda. L'unica variante venne
prodotta nel 1958 per risolvere un problema. Narra la leggenda (o la storia) che via via che gli orologi venivano consegnati al
quartier generale PanAm al Chrisler Building, diversi esemplari venissero "requisiti" dai dirigenti, invece di essere consegnati agli
equipaggi. La cosa andò avanti per un certo tempo, finchè un giorno Juan Trippe, capo di Pan Am, notò uno di questi orologi
al polso di un dirigente. Per niente compiaciuto della cosa, ordinò che tutti gli orologi trattenuti dai dirigenti venissero ritirati e
distribuiti agli equipaggi, come previsto. La cosa ingenerò però un certo malumore fra i dirigenti, che si sentivano messi in
secondo piano rispetto ai piloti. Trippe pensò di risolvere la cosa ordinando a Rolex una versione apposita da distribuire ai
dirigenti, realizzata in circa un centinaio di esemplari, contraddistinta dal quadrante bianco. Si ritiene che siano gli unici
esemplari realizzati con questo quadrante, facendone quindi la versione probabilmente più rara in assoluto. Questi furono gli ultimi esemplari prodotti con la referenza 6542.
![]() |
Rolex GMT-Master ref.6542, rara versione con quadrante bianco La ghiera in bakelite, benchè di notevole effetto estetico, fu causa di non pochi grattacapi. In primo luogo il materiale rivelò
una certa fragilità, che lo rendeva facile a scheggiarsi. Ma un altro problema ben più delicato venne presto alla luce. I numeri
della ghiera erano infatti impregnati di una sostanza luminescente contenente trizio, che li rendeva visibili al buio. Il trizio era
ottenuto come sottoprodotto della produzione di armamenti nucleari. Dopo qualche tempo si cominciò a sospettare che alcune
ghiere fossero contaminate anche con stronzio-90, pure un sottoprodotto della produzione di materiale fissile, ma ben più
pericoloso del trizio. Come conseguenza, Rolex cominciò a distribuire circolari in cui si richiedeva ai possessori di GMT di
ritornarli per controlli. Nel frattempo le ghiere in bakelite vennero sostituite da ghiere metalliche stampate. Non di rado i GMT
in revisione ritornavano con una ghiera metallica nuova fiammante in luogo della ghiera in bakelite incriminata. La produzione
iniziale delle ghiere in bakelite durò dunque circa un anno, dopo di che vennero sostituite da quelle metalliche. Le nuove ghiere
rimasero in produzione per circa 18 mesi, dopo di che vennero di nuovo sostituite da quelle in plastica, questa volta a prova di contatore Geyger, per l'ultimo periodo di produzione della referenza 6542.
Vi è da dire che le voci di una possibile contaminazione radioattiva delle ghiere in bakelite costituirono un notevole problema
per Rolex, tanto che diversi GMT vennero commercializzati assieme ad un certificato di laboratorio in cui la ghiera veniva ufficialmente dichiarata come innocua.
![]() |
Rolex GMT-Master ref.6542, ghiera in bakelite, quadrante mk2, minuteria continua Sono quindi individuabili tre tipologie distinte di ghiere del GMT ref.6542 : un primo tipo in bakelite, un secondo tipo metallico,
e quindi un ultimo tipo di nuovo in bakelite. Al giorno d'oggi non sono moltissime le ghiere in bakelite superstiti, e di quelle
rimaste pochissime si sono mantenute in buone condizioni, a causa della fragilità del materiale. Attenzione anche alla grande
quantità di ghiere in plastica non originali che ultimamente hanno inondato il mercato. La maggior parte dei 6542 hanno ad ore 6 la scritta "swiss". Esistono però anche esemplari (versione mk2) con la scritta "swiss-T<25".
1960 : arriva il 1675
Nel 1960 la referenza 6542 venne sostituita dalla ref.1675, che montava un calibro 1565. L'inserto della ghiera divenne
definitivamente metallico, meno suggestivo senza la luminescenza ma decisamente più robusto. Anche questi inserti comunque
hanno una debolezza nella coloratura, che con l'esposizione al sole e all'acqua salata tende a sbiadire. Anche il supporto esterno è leggermente modificato rispetto al modello precedente, con una smussatura della zigrinatura.
![]() |
Due 1675 con grafica rispettivamente "gilt" ed opaca Mentre originariamente l'orologio era stato concepito per i piloti, ci si rese presto conto che anche i passeggeri erano molto
interessati all'orologio. Trattandosi in genere di clienti molto facoltosi, nel 1963 vennero quindi sviluppate le versioni in
acciaio-oro ed oro giallo. La prima versione ad uscire fu quella in oro, con la referenza 6442, ed era senza spallette di protezione della corona, mentre la versione acciaio-oro manteneva la referenza 1675. Entrambe le versioni montavano
quadrante e ghiera marrone. I classici indici al trizio, per la prima volta nella storia Rolex, si contraddistinguevano per essere circondati da piccoli anelli in oro con forma a tronco di cono.
Diverse sono le varianti che contraddistinguono la referenza 1675: lancetta delle 24 ore con freccia standard o piccola
(cosiddetta "freccino"), proteggicorona standard o a punta ("pointed crown guards"), minuteria periferica continua o meno.
Circa dal 1975 i movimenti hanno il meccanismo "hacking", cioè la lancetta dei secondi si blocca quando la corona viene estratta completamente, per facilitare la regolazione.
La referenza 1675, nelle sue versioni in acciaio, acciaio-oro ed oro, rimase in produzione fino al 1980.
1980 : è la volta del 16750
In questa data vede la nascita la ref. 16750 (acciaio; acciaio-oro 16753; ed oro 16758), in produzione fino al 1988, con lo scatto rapido del datario (il movimento aggiornato prende la denominazione di calibro 3075). Fino alla metà degli anni 80 il quadrante resta simile a quello del 16750, opaco con grandi indici al trizio (cosiddetto "pallettoni"). Circa dal 1986, viene introdotto un nuovo quadrante di aspetto lucido, e con anelli in oro bianco attorno agli indici al trizio (quadrante cosiddetto "bicchierini"). I vetri delle versioni 16750 e 16752 sono plexi, mentre quello della versione 16758 in oro è già zaffiro.
1983 : Fat Lady
Nel 1983 il GMT-Master venne affiancato dalla prima versione del GMT-Master II ref.16760, cosiddetto "fat lady" per la sua cassa più spessa e le spallette maggiorate. Monta il calibro 3085, che introduce la regolazione indipendente della lancetta delle 12 ore (ma perde la regolazione rapida della data). E' disponibile solo nella versione in acciaio e monta un quadrante lucido con la scritta "GMT-MASTER II" e con gli indici al trizio con anello in oro bianco. L'orologio è disponibile solo con ghiera rosso-nera, che viene introdotta per la prima volta con questo modello. Una novità rilevante di questa versione è costituita dal nuovo vetro zaffiro, che si presenta piatto, in luogo del tradizionale vetro plexi curvato. I nuovi vetri sono assai resistenti agli urti, e difficilmente si scalfiscono (si possono però frantumare in caso di urti particolarmente violenti).
1988 : I gemelli
Nel 1988 sia il modello 16750 che il 16760 vengono sostituiti da due nuove versioni : la 16700 e la 16710.
La ref.16700 con vetro zaffiro ripropone le medesime funzionalità del precedente modello 16750, ma con un movimento
cal.3175, e con il vetro zaffiro in luogo del classico vetro plexi. Il quadrante rimane simile alle ultime versioni del 16750 (i
numeri del datario hanno la grafica classica "aperta" fino al 1993). Fino circa al 1997 (serie U...) gli indici luminescenti sono al
trizio (scritta ad ore 6 "swiss-t<25"). Dopo quella data vengono sostituiti con la versione "luminova" (scritta ad ore 6 "swiss" o "swiss made"). Il 16700 è disponibile esclusivamente nella versione in acciaio.
![]() |
Sempre nel 1988 viene introdotto anche il GMT-Master II ref. 16710, che sostituisce il 16760, con movimento cal.3185 che analogamente al 3085 sacrifica lo scatto rapido della data tipico del 3075 e 3175 in favore della possibilità di regolare in maniera indipendente le lancette delle 12 e 24 ore, ottenendo in questo modo la possibilità teorica di indicare ben tre diversi fusi orari. Disponibile anche in versione acciaio-oro ref.16713 e oro ref.16718.
Per diversi anni le due ref. 16700 e 16710 sono state disponibili contemporaneamente finchè, nel 2000, la produzione del 16700 è stata definitivamente chiusa.
![]() |
GMT-Master II ref.16713 con quadrante cosiddetto "occhio di tigre" e bracciale Jubilee 62523 Gli ultimi aggiornamenti alla produzione :
a partire dal 2001 anche il GMT, come gli altri sportivi, riceve un nuovo bracciale Oyster con terminali SEL, ref.78790A.
a partire dalla fine del 2003 viene modificata la cassa eliminando i fori passanti sulle anse. Le nuove casse aggiungono un suffisso "T" in fondo alla referenza.
circa nello stesso periodo vengono introdotti i nuovi vetri zaffiro dotati di corona microincisa ad ore 6. nel 2005 viene introdotto l'anello RRR sul rehaut e l'incisione del numero di serie sullo stesso rehaut ad ore 6.
2005 : Arriva il 3186
A partire dal 2005, anche la produzione della referenza 16718 / 16713 / 16710 viene progressivamente chiusa nell'arco di 3 anni in favore delle nuove versioni 116718 / 116713 / 116710, in questo preciso ordine.
![]() |
Le caratteristiche salienti del nuovo modello sono :
Quadrante con gli indici e le lancette dei minuti e delle ore maggiorati. In tutte le versioni, tranne in quella
commemorativa in oro col quadrante verde, la classica lancetta delle 24 ore rossa è stata sostituita con una versione in colore verde.
Ghiera bidirezionale in materiale ceramico con un nuovo font per la numerazione delle 24 ore. La ghiera ha un nuovo sistema di controllo della rotazione a 24 posizioni. Nuova cassa con anse più spesse.
Bracciale Oyster con maglia centrale lucida e chiusura Deployant. Anello "RRR" (Rolex Repeater Ring) Si tratta di un anello che contiene la scritta "ROLEX" ripetuta su tutta la
circonferenza interna, che va a incorniciare il quadrante. Ad ore "6", è inciso il numero di serie dell'orologio. Nuovo movimento 3186, che ha esattamente le stesse funzioni del precedente cal.3185 pur essendo in realtà derivato
dal 3130 (che è usato sui nuovi Submariner senza data ref.14060M, sull'Explorer I ref.114270 e sull'Airking ref.14000M),
quindi anche sul nuovo movimento non c'è lo scatto rapido del datario. La differenza principale fra i due sta nella regolazione del fuso sulla lancetta delle 12 ore, che ora è più precisa. La regolazione sulle 12 posizioni avviene ora
senza alcun gioco, ed è molto precisa e morbida, grazie allo spostamento del dispositivo dal centro del movimento ai ruotismi delle lancette. Altra novità del movimento è la nuova spirale di produzione propria, cosiddetto "Parachrom
Bleu". Realizzata in una lega di metalli di transizione come Niobio (principalmente), Hafnium (Afnio) ed altri materiali, è di
colore blu, in quanto il Niobio ossida a contatto con l'aria formando uno strato protettivo. Costituita da materiali non
ferrosi, è insensibile ai campi magnetici e poco sensibile alle variazioni di temperatura. La frequenza non varia con la temperatura, comportando una migliore precisione di marcia. L'intero scappamento è prodotto in proprio da Rolex.
Corona triplock (simile a quella usata nel Submariner) in luogo della classica "twinlock". Va detto che nonostante l'adozione di questa corona, l'impermeabilità resta fissata sui classici 100m (10 atmosfere).
![]() |
Fino al 2013 il nuovo GMT-Master è stato prodotto solo con ghiera in ceramica con fondo monocromatico nero, e numeri ottenuti per fresatura e successiva ricopertura con un sottile strato metallico per ottenere l'effetto dorato o argentato. Il particolare e delicato procedimento di produzione, stando ad indiscrezioni, non ha fino a quel momento consentito la realizzazione delle tipiche varianti bi-colore rosso-nera e rosso-blu.
I GMT-Master II 16710 di fine produzione e le loro particolarità
A BaselWorld 2013 è stata presentata la variante con ghiera bicolore in ceramicha nero-blu (ref. 116710BLNR). Cassa in acciaio 904L, quadrante nero laccato.
![]() |
Infine, a BaselWorld 2014 è stata presentata la nuova versione ref.116719BLRO in oro bianco che riprende la tradizionale ghiera bicolore rossa e blu, ma nella nuova versione realizzata in Cerachrom, ottenuta attraverso un procedimento brevettato che consente di ottenere su un unico supporto in ceramica i due colori. La numerazione e gli indici sono realizzati tramite incisione e successivo trattamento PVD in platino. Attualmente (2014) la versione BLRO è disponibile solo in oro bianco.
![]() |
I GMT-Master II 16710 di fine produzione e le loro particolarità
Alcuni esemplari delle serie Z ed M, le ultime prodotte per questa referenza, hanno alcune particolarità, apparentemente non collegate fra loro.
Come spesso accade nella produzione Rolex, alcuni esemplari della vecchia referenza 16710 montano il movimento 3186 con bilancere "parachrom blue" della nuova referenza 116710.
L'altra particolarità di alcuni esemplari risiede nel fatto che il quadrante riporta la scritta GMT-Master II in cui il II ha una grafica senza grazie (anche detto "stick font", indicativamente si presenta come "||" ).
Non sono in grado di stabilire un reale interesse collezionistico per queste varianti, al momento non pare il caso. Ad ogni modo, se avete un GMT recente, ci sono due modi per stabilire se monta il nuovo calibro 3186 :
1 - aprire il fondello e controllare. Diretto ma un po' brutale. 2 - gli ingranaggi del nuovo 3186 sono leggermente diversi da quelli del 3185. In particolare, il classico "gioco" delle
lancette durante la regolazione, è minore. Ma soprattutto, a causa del diverso rapporto di trasmissione, nel nuovo movimento, una rotazione completa della corona di carica in posizione "2" fa avanzare la lancetta delle 12 ore di 8-9
ore. Nella versione 3185, la stessa rotazione fa avanzare la lancetta di circa 6 ore.
![]() |
Per ulteriori informazioni, richiesta foto, ecc..:
vedoloraCopyright © 2009-2014 www.vedolora.it.